di Giovanni Mascari, Country Head Italia di Lightsource bp
I sistemi di accumulo sono determinanti per favorire una maggiore penetrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico e pertanto diventano sempre più importanti per il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica. Grazie alla capacità di immagazzinare elettricità in origine e di rimetterla in circolazione nella rete in ogni momento in base all’effettiva dinamica tra domanda e offerta, le BESS garantiscono al sistema elettrico la flessibilità e il bilanciamento necessari affinchè le rinnovabili possano sostituire le fonti energetiche tradizionali, con i conseguenti benefici per i consumatori finali in termini di sicurezza energetica e riduzione del costo dell’energia.
Nel contesto geopolitico ed energetico attuale avere strumenti di flessibilità è di fondamentale importanza sia per le imprese che per i cittadini.
Le iniziative messe in campo dalle Istituzioni europee ultimamente vanno in questa direzione. La Commissione europea ha, infatti, recentemente presentato una proposta di modifica del mercato elettrico definita dalla Commissaria per l’Energia Kadri Simson necessaria per tre diverse ragioni:
– proteggere i consumatori
– migliorare la stabilità e la prevedibilità del costo dell’energia
– stimolare gli investimenti nelle energie rinnovabili
Una riforma del mercato elettrico con conseguente definizione di un quadro regolatorio apporterebbe importanti benefici ad un’ampia platea di stakeholder quali investitori, sviluppatori, e primi tra tutti i consumatori.
“I consumatori sono al centro della nostra riforma del mercato dell’elettricità. La riforma che presentiamo ridurrà l’incidenza del gas sulla bolletta elettrica e porterà i vantaggi dell’energia rinnovabile a basso costo più vicino ai consumatori” è stato il commento della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
In Italia per il processo di transizione energetica e con lo sviluppo rapido (si spera) delle energie rinnovabili sarà sempre più necessario avere un alto numero di sistemi di accumulo distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Con l’obiettivo altamente ambizioso delle rinnovabili (il PNRR prevede che entro il 2030 siano installati 128 GW da fonti rinnovabili entro il 2030), la diffusione dello stoccaggio sarà fondamentale per gestire il volume di energia prodotta dalle FER.
Sebbene l’attuale versione del PNIEC identifichi tra l’altro come decisivi lo sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzione e degli accumuli al fine di limitare il fenomeno dell’overgeneration e per favorire il raggiungimento dei target in termini di energia rinnovabile, il quadro normativo-regolatorio italiano sugli impianti di accumulo è ancora in fase di definizione da parte del legislatore.
In Lightsource bp riteniamo quindi necessario che la revisione del PNIEC del 2023 preveda un aumento dei target in materia di stoccaggio.
Il mercato dello stoccaggio italiano è fortemente basato sulle aste e le decisioni di investire da parte di attori in particolare esteri in tal senso sono di certo influenzate da questo aspetto.
In Lightsource bp crediamo che le aste dovrebbero essere annunciate con largo anticipo per consentire sia a noi operatori di settore che agli investitori di pianificare al meglio le nostre attività.
Lo storage è una tecnologia testata e bancabile, però è necessario un adeguato supporto da parte delle Istituzioni sia nella definizione di un quadro normativo-regolatorio chiaro che di adeguati sussidi di carattere economico almeno in una fase iniziale.
L’Italia per noi è un Paese strategico, rappresenta uno dei mercati di maggior interesse per il gruppo: abbiamo attualmente una pipeline di progetti di oltre 1GW in iter autorizzativo, molti dei quali con la possibilità di essere accoppiati a sistemi di accumulo o impianti stand alone. Le Regioni italiane di nostro primario interesse al momento sono: Puglia, Sicilia, Sardegna, Emilia-Romagna e Veneto.
Concludendo, è essenziale quindi per noi di Lightsource bp e per gli operatori del settore energetico che venga definito quanto prima un assetto regolatorio ad hoc per l’accumulo, così da fornire agli sviluppatori adeguata chiarezza e prevedibilità di investimento in modo tale da poter contribuire in maniera ancora più attiva al processo di transizione energetica.