di Tommaso Barbetti, partner Elemens e Giovanni Galgano, managing director Public Affairs Advisors
“Il Governo continuerà ogni sforzo per distruggere le barriere burocratiche che impediscono gli investimenti nelle rinnovabili”. Nulla più di queste parole, pronunciate questa primavera dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, dà conto della centralità che la questione autorizzativa in tema di energia ha assunto nell’agenda del Governo dopo l’esplosione dei prezzi delle commodities e lo scoppio della guerra in Ucraina.
Da allora, gli interventi normativi sul permitting delle rinnovabili sono proliferati, alimentando una florida narrazione sui già tangibili effetti delle semplificazioni e, persino, sulla costruzione dei nuovi impianti. Dell’efficacia dei nuovi strumenti avremo modo di dire nei prossimi mesi, quando le conseguenze della legislazione potranno essere misurate. Nel frattempo, non per via delle semplificazioni ma per l’enorme pressione esercitata dalle sempre più ampie pipeline, nel mondo delle autorizzazioni le cose sembrano migliorare, seppur con molti “ma”.
Nel 2021 il livello del contingente autorizzato complessivo è fortemente aumentato rispetto al 2020, ma non è ancora in linea con la traiettoria richiesta dai nuovi obiettivi europei. Il 2022 è iniziato ancora meglio, ma la crescita riguarda solo il fotovoltaico e non anche l’eolico. Le medie nazionali sono in miglioramento, ma le disparità tra regione e regione permangono o, addirittura, crescono.
Sono proprio questi “ma” che rendono il progetto REgions2030 ancora più attuale in questo 2022, in cui il lavoro delle Regioni non si limiterà all’ordinaria (già di per sé straordinaria) attività di permitting dei progetti, ma riguarderà anche la selezione delle nuove aree idonee delle rinnovabili, il perno su cui il Governo – non senza rischi – poggia la propria azione di programmazione del loro sviluppo.
Il team di R.E.gions2030 continua dunque a monitorare e studiare la situazione, offrendo agli addetti ai lavori, alle istituzioni e ai media punti di vista originali, basati fortemente sull’osservazione dei numeri e sulla loro interpretazione, e stimolando un continuo confronto tra Operatori, tecnici e decisori, a Roma come nei territori.
R.E.gions2030, per questa seconda edizione del progetto, ha in cantiere seminari con il Governo, con TERNA, con i decisori regionali, e, come nella prima edizione, rilascerà report e dossier alimentati dai dati del Renewables Goals Index, il prezioso osservatorio – gestito da Elemens – che detiene i dati relativi ai tutti i processi autorizzativi FER in atto nel Paese.
Buon lavoro a tutti e grazie ai numerosi partner che sostengono anche quest’anno R.E.gions2030.